“L’assemblea del Pd, grazie anche alla equilibrata e saggia gestione del
presidente Orfini, non è stata un’occasione sprecata, ma il punto da cui
ripartire.” Lo scrive in un post su Facebook Valeria Valente,
Vicepresidente del Gruppo Pd al Senato.
“Alla fine – prosegue – è prevalsa la saggezza, evitando divisioni e
sfide interne inutili.
Una parola però alle minoranze: predicare la necessità di ricostruire
una comunità e comportarsi in modo da distruggerla è un controsenso,
oltre che un’operazione farsesca. I cori da stadio di oggi, i fischi e
il dissenso fomentato e organizzato cozzano con la necessità di
rilanciare un Pd autorevole e coeso, capace di tornare a parlare al
Paese.
Del resto l’antirenzismo non è e non può essere una proposta politica.
Per me Renzi, insieme a quello che ha costruito, seppur con tanti
limiti, sopratutto nella gestione del Pd, rappresenta ancora la migliore
proposta politica in campo. La stagione riformista da lui avviata è un
patrimonio enorme per la sinistra italiana e riterrei un clamoroso
errore lavorare per rinnegare tutto questo. Quindi per me si riparte da
qui. Per andare avanti e correggere gli errori. Ricette rivolte al
passato o rincorse a pezzi di sinistra già consumatesi intorno
all’antirenzismo, oltre a essere state devastanti per noi, non possono
essere la risposta. Una leadership si supera in ogni caso sul campo con
idee, progetti e nuovi leader alternativi e più forti, non attraverso
operazioni di apparato.”
“Confrontiamoci sulla visione dell’Italia e su come riproponiamo il
ruolo di una sinistra riformista di governo ma anche popolare.
Facciomolo con pacatezza, rispetto e serietà nel prossimo congresso,
concentrandoci nel costruire risposte utili al Paese e non alle
aspettative di qualcuno. Questa è la forza di una comunità che,
nonostante tutto, resta la più grande, seria e bella comunità del
panorama politico italiano”, conclude Valente.