“Le carte acquisite dalla procura di Livorno sembrerebbero dimostrare che il ministro Alfonso Bonafede abbia mentito al Senato sui suoi rapporti con Luca Lanzalone. Il titolare del dicastero della Giustizia, infatti, ha sostenuto nell’aula di Palazzo Madama di non avere avuto negli ultimi sei anni alcun rapporto professionale con il raccomandato Lanzalone, ma una mail inviata dall’allora deputato pentastellato sembra affermare il contrario”.
Lo scrive in una nota la senatrice Valeria Valente, vicepresidente del Gruppo Pd al Senato che prosegue “si tratterebbe di un fatto gravissimo e inaccettabile. Un ministro della Repubblica non può e non deve dire il falso davanti al Parlamento. Facevano lezioni di moralità agli altri con argomentazioni inesistenti e oggi potrebbero aver mentito sapendo di mentire all’organo istituzionale che rappresenta i cittadini, quelli che il governo del cambiamento – conclude Valente – sta prendendo in giro ogni giorno tra una tweet e una diretta facebook”.