“La Premier Meloni dice oggi che ha sempre voluto combattere ad armi pari, né discriminata né privilegiata dall’essere donna e che per questo è contraria, per esempio, alle quote. Il guaio, cara Meloni, è che le donne in Italia non combattono ad armi pari, ma assai impari: il modello sociale e produttivo è maschile e respingente per le donne. Lavorare solo sulla conciliazione non basta e non serve. Occorre cambiare il modello, fare in modo che le donne possano agire la propria diversità. Innanzitutto investendo davvero sull’occupazione femminile, sulla condivisione e sull’emersione dal nero del lavoro domestico e di cura, su welfare e sui servizi. Tutte cose che purtroppo il suo governo non sta facendo”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente. “Le riconosciamo – continua Valente – il merito di essere una donna fuori dall’ordinario. Ma noi vogliamo che ce la facciano tutte, anche le donne normali. Che non sia richiesto ad una donna di essere wonder woman per lavorare e avere una famiglia. Non può credere Meloni che le difficoltà delle donne dipendano dalle donne stesse. Anche la drammatica denatalità che tanto le sta a cuore e che oggi il Censis certifica disegnando il declino del Paese, dipende anche da questo modello maschio-centrico sbagliato”.
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