“La violenza contro una bimba piccola e’ un abuso intollerabile di fronte al quale non bastano neanche i criteri di analisi che si usano per la violenza contro le donne, perche’ siamo di fronte alla pedofilia e a comportamenti patologici. Tuttavia Salvini non puo’ utilizzare un caso cosi’ drammatico per rispolverare il suo cavallo di battaglia della castrazione chimica contro la violenza sessuale. Evocare violenza contro la violenza lo fa sentire potente, ma cio’ che va cambiato per contrastare i reati contro le donne e’ il modello culturale della societa’, le maniere forti non servono, lo dicono tutti i dati e lo confermano tutte le indagini che abbiamo svolto anche con la Commissione di inchiesta sul Femminicidio. Speriamo che su questo prima o poi arrivi una parola chiara di questo governo a partire dalla sua Premier. Cosi’ come speriamo che sia chiaro a tutti che scorciatoie che puntano solo a repressione e punizione senza mettere in discussione modelli culturali e relazionali, legati a stereotipi di donne naturalmente destinate a famiglia e cura dei figli e uomini virili e potenti sono utili forse a strappare un po’ di consensi immediati, ma inefficaci a sradicare il fenomeno bela violenza maschile contro le donne”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, che ha presentato un ddl per l’istituzione anche in questa legislatura della Commissione Femminicidio, questa volta Bicamerale sul modello dell’Antimafia.
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