“La conferma definitiva da parte della Cassazione della condanna a 30 anni di reclusione per omicidio volontario di Vincenzo Lopresto, che il 7 marzo del 2019 a Napoli ha ucciso la moglie Fortuna Bellisario colpendola a morte con una stampella dopo anni di botte e maltrattamenti anche davanti ai 3 figli, riconosce pienamente il femminicidio e conferma la corretta lettura della dinamica della violenza domestica che aveva portato la Corte d’appello nel 2021 a ribaltare la sentenza di primo grado, secondo la quale si era trattato di un omicidio preterintenzionale, con una condanna a 10 anni di carcere”. Lo dichiara Valeria Valente, senatrice del Pd e presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio nella scorsa legislatura, secondo cui “si tratta di un processo importante, che speriamo faccia giurisprudenza e aiuti a impostare correttamente i procedimenti futuri per fatti di violenza domestica e nelle relazioni di intimità. Sappiamo che niente potrà restituire Fortuna Bellisario alle persone che la amavano, ma questo processo, che ha avuto anche il pregio di essere stato condotto in tempi ragionevoli, poco più di 3 anni dai fatti, può contribuire a incoraggiare le donne a denunciare tempestivamente la violenza. Denunciare per una donna, per una madre, non è mai facile, ma aiuta sapere che può contare su una magistratura che legge correttamente la violenza maschile contro le donne e che arriva a sentenza in tempi rapidi, per consentirle di voltare davvero pagina e riprendere in mano la propria vita”, conclude Valente.


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