“La violenza contro le donne è un fenomeno strutturale di natura culturale le cui cause risiedono nella relazione sperequata di potere tra uomini e donne. Per combatterla occorre cambiare mentalità, linguaggio, paradigmi culturali e abbattere stereotipi e pregiudizi, primo tra tutti quello che vede le donne vittime in qualche modo corresponsabili. Per questo le norme antiviolenza da sole non bastano, servono conoscenza, sapienza, educazione, formazione al rispetto della diversità di genere e dei diritti delle donne e alla parità e in questo è fondamentale il ruolo delle agenzie educative e in primis della scuola e dell’università. Nel rispetto dell’autonomia, i corsi sulla parità di genere nelle università devono diventare strutturali in tutte le facoltà, perché è lì che si formano insegnanti, operatori della giustizia, psicologi, giornalisti, comunicatori, autori, operatori sanitari. La relazione che abbiamo presentato oggi, frutto del lavoro della Commissione femminicidio del Senato della passata legislatura, passa idealmente il testimone alla nuova Commissione bicamerale femminicidio proprio sul fulcro di tutte le nostre battaglie: quella culturale. Una battaglia che non può che essere bipartisan, come in Commissione abbiamo sempre lavorato”. Lo ha detto la senatrice del Pd Valeria Valente, introducendo al Senato i lavori del convegno di presentazione della relazione su “Linguaggio, educazione scolastica e formazione universitaria” della Commissione femminicidio.


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