“In questo caos generale di una manovra senza prospettive e senza coperture, quel che emerge con chiarezza è la visione miope, arcaica, patriarcale del governo sulle donne, il cui ‘valore sociale’ si misurerebbe in termini di figli generati. Una visione che penalizza la gran parte delle donne, soprattutto del Mezzogiorno”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente.

“La vera priorità per le donne, soprattutto al Sud – prosegue Valente – è l’occupazione. Anche il tasso di natalità è legato al lavoro delle donne e non alla loro buona volontà, dovrebbero saperlo Meloni e Roccella. Il bonus asili, dopo che abbiamo scoperto la bugia sulla gratuità per il secondo figlio, rischia di essere destinato solo al Nord. Dove le donne già fanno più figli perché lavorano e perché ci sono i nidi. Peccato che invece il governo Meloni abbia deciso di definanziare i progetti per i nidi da noi previsti nel Pnrr e di non lavorare perché venisse rispettata la clausola del 30 per cento di posti alle donne e del 40 per cento di occupazione al Sud. Anche le misure per la decontribuzione per le mamme con due figli avranno ricadute soprattutto al Nord, seppure per poco perché si tratta di misure temporanee. Perché a tutto questo si aggiunge la scarsezza dei fondi stanziati. Insomma: perché promettere l’asilo nido gratis per tutte dal secondo figlio se mancano i nidi e manca il lavoro, soprattutto da Roma in giù e vengono stanziati solo 150 milioni? La verità purtroppo è che in questa manovra non c’è nulla per la maggioranza delle donne, che non ha figli o ne ha uno, che non riesce a lavorare o a fare carriera, sconta il gender pay gap e ora anche l’abolizione di Opzione donna. Le donne concrete sono invisibili per Meloni e Roccella, in una visione del ruolo femminile, della società e delle famiglie inesorabilmente legata al passato,”.


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