“E’ chiaro che l’emendamento della Lega che cancella il ballottaggio per l’elezione del sindaco nei comuni sopra i 15 mila abitanti se una lista o una coalizione supera il 40 per cento è una provocazione inaccettabile. Presentare una tale proposta di modifica, per giunta in Aula e non in Commissione, a un decreto legge che aveva il solo scopo di stabilire la data delle elezioni, e per di più a meno di 3 mesi dal voto, denota un’intollerabile concezione proprietaria delle istituzioni. La legge per l’elezione dei sindaci funziona e non può essere terreno per una resa dei conti all’interno del centrodestra, tanto più perché dovrebbe essere chiaro che è buona norma cambiare le regole del gioco con un ampio consenso, maggioranza e opposizione insieme”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, componente della Commissione Affari costituzionali.


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