“Come Pd votiamo con convinzione contro il disegno di legge Anticorruzione, per l’impianto culturale di un provvedimento profondamente antidemocratico ed illiberale che sacrifica garanzie, diritti e spazi di libertà in nome di una presunta lotta alla corruzione, senza però alcuna vera efficacia”. Lo ha detto la senatrice Valeria Valente, vicepresidente del gruppo del Pd, nella sua dichiarazione di voto per il gruppo nell’Aula del Senato sul ddl Anticorruzione.
“Ci sono temi – ha proseguito Valente – che in una democrazia chiamano all’impegno comune tutte le forze politiche. La lotta alla corruzione è uno di questi e ciò richiedeva più coraggio, più serietà e rigore: proseguire nella riforma della Pubblica amministrazione, aumentare la qualità del servizio offerto attraverso la semplificazione organizzativa e la trasparenza dei procedimenti. Era questa la scommessa da vincere. Invece Lega e M5s preferiscono parlare alla pancia del Paese e continuare con le leggi propaganda facendo credere che l’insicurezza la portino i migranti, la corruzione i partiti politici. Ma se nessuno in quest’aula può essere il Pm dell’etica pubblica, men che meno può esserlo il governo. Che credibilità può avere chi ha sdoganato odiosi condoni edilizi, chi ha incassato e nasconde oggi illegittimamente 49 milioni dei cittadini, chi fa gestire e finanziare il suo movimento da un’azienda privata, chi si fa finanziare la campagna elettorale da produttori di sigarette elettroniche di cui condona i debiti, chi attacca ogni giorno i magistrati, chi non ascolta l’Autorità anticorruzione? Siamo di fronte ad un provvedimento che mina i fondamenti di uno Stato democratico. Su pene accessorie, innalzamento delle pene e causa di non punibilità si fanno norme ad efficacia minima e pericolo massimo di abusi e forzature. La prescrizione è una bomba sul processo penale, con la conseguenza che ci saranno processi infiniti e imputati colpevoli a prescindere. Questa – ha concluso Valente – non è più giustizia, ma arbitrio, non è più presunzione di innocenza, ma sospetto di colpevolezza per tutti”.


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