“Il disegno di legge di conversione del decreto sicurezza che oggi la maggioranza approva in Senato con la fiducia, senza aver consentito alcun esame del testo, mina i fondamentali dello stato di diritto, mortifica i principi cardine della democrazia e della Costituzione, criminalizza il dissenso, si accanisce contro gli ultimi, rafforza i poteri e le tutele della polizia ma alimenta lo scontro e il conflitto sociale, promette più diritto alla sicurezza ma calpesta la sicurezza dei diritti, in uno scambio che non serve tra libertà e sicurezza. Sbattono in carcere bimbi innocenti con le madri ma allentano la legislazione antimafia, rendono reato la resistenza passiva anche nei Cie ma liberano Almasri, criminalizzano i ragazzi che imbrattano palazzi, ma dentro questo palazzo non rispettano le istituzioni. Una destra autoritaria scrive oggi una pagina buia della storia”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, componente della Commissione Affari costituzionali. “Tutto questo – prosegue Valente – calpestando le prerogative del Parlamento e quindi dei cittadini che ci hanno eletto, perché sono allergici alla democrazia. E’ legittimo che governi chi ha vinto le elezioni, ma deve farlo con il limite del rispetto della Costituzione, del Parlamento e degli altri poteri dello Stato. Questo autoritarismo racconta la mancata autorevolezza del governo ed è un approccio che cozza con l’esercitare una leadership femminile davvero differente. E’ un prezzo troppo alto per la storia e la democrazia di questo paese”.


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