“Dopo Opzione donna, quoziente familiare,  congedi esclusivamente materni (poi estesi ai padri dopo il fuoco di critiche), adesso anche il codice degli appalti. L’ennesima conferma di quale sia la visione della destra di governo sul ruolo delle donne nella società, nel mondo del lavoro, nella dimensione pubblica al di fuori delle mura domestiche. Nello schema di decreto attuativo del nuovo codice degli appalti è venuto meno l’obbligo della certificazione di parità di genere, introdotta dal Governo Draghi, per le aziende che partecipano alle gare e che ha valore di premialità. Avremmo voluto sbagliare ma arriva un’altra conferma: non basta una donna alla guida del Paese perché i diritti e il protagonismo delle donne avanzino, perché migliori la loro vita”. Lo scrive su Fb la senatrice del Pd Valeria Valente. “Perché ciò accada – prosegue Valeria Valente – servirebbe una visione differente della premiership. E servirebbe una (e sottolineo una) presidente del Consiglio che faccia del proprio ruolo la leva per il rafforzamento e il miglioramento del ruolo sociale e dei diritti di tutte, attuando misure che scardinino modelli ancora maschili e maschilisti, a partire dal lavoro”.


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