“Oggi arriva un altro monito dal Consiglio d’Europa, che sulla base dell’esame di singoli casi esprime preoccupazione per come il sistema italiano reagisce alle denunce per violenza sessuale e domestica. Il Parlamento, attraverso gli esiti della Commissione di inchiesta sul femminicidio, ha già raccomandato il maggior ricorso alle misure cautelari con braccialetto elettronico e più formazione di tutti gli operatori per attuare una corretta valutazione del rischio. E’ urgente approvare il disegno di legge del governo, da modificare in alcuni punti in Parlamento, tra l’altro rafforzando questi aspetti e inserendo una norma chiara sul consenso. L’auspicio è la massima convergenza politica sul contrasto alla violenza contro le donne”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, componente della Bicamerale femminicidio. “Le donne che denunciano vanno credute, sostenute e protette – prosegue Valente – Come sappiamo la violenza ha radici culturali, dunque anche gli interventi devono andare nella stessa direzione. Occorre potenziare le misure a disposizione dei magistrati, investire sulla formazione, sulla rete dei Cav e delle Case rifugio”.


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