“Accanto alle tragiche notizie che giungono dall’Ucraina e ai numeri della pandemia Covid che parlano ancora purtroppo di ben più di 100 morti al giorno, c’è un’altra strage di cui dobbiamo preoccuparci: quella delle vittime della violenza sessuale e di genere e dei femminicidi. Solo oggi sono 4 i casi avvenuti o resi noti. Le leggi ci sono e continuiamo a lavorare per migliorare sulla prevenzione e sulla protezione delle vittime. Le donne devono denunciare di più ma ciò che non può più mancare è una corale, collettiva assunzione di responsabilità degli uomini, a partire da quelli impegnati nelle istituzioni. La violenza contro le donne è un fenomeno di natura culturale, radicato nell’asimmetria di potere tra maschile e femminile e nella società patriarcale che produce pregiudizi, discriminazioni, cultura della violenza. Sono gli uomini che devono inorridire e la società deve cambiare modelli organizzativi e culturali di riferimento”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione di inchiesta sul Femminicidio e la violenza di genere che sottolinea: “Combattere questa strage deve diventare una priorità delle istituzioni, come in passato è avvenuto per la mafia o per il terrorismo. Non si può continuare così”.
“Solo oggi – prosegue Valente – una donna anziana è stata uccisa con 20 coltellate dal marito poi suicidatosi a Ravenna, a un’altra più giovane a Roma il compagno ha dato fuoco dopo averla cosparsa con l’alcool, nel brindisino a una quarantenne il marito ha cavato un occhio mentre la picchiava e infine un ragazzino è stato aggredito, derubato e stuprato da un altro minorenne in un tunnel della metro a Milano. Sono i numeri quotidiani di una strage della quale dobbiamo occuparci ogni giorno, non solo l’8 marzo o il 25 novembre. E’ arrivato il tempo di affrontare di petto questa situazione”.