“La presa di posizione di Salvini a favore dei termovalorizzatori è solamente l’ennesima mossa per provare a cavalcare, in maniera uguale e contraria a quella dei cinque stelle paladini fino a poco fa di un ambientalismo più gridato che perseguito (basta pensare al condono di Ischia), gli umori del momento”. Lo dice Valeria Valente, vicepresidente dei senatori dem e segretaria della Commissione Giustizia.
“Salvini – prosegue Valente – ora ha intuito che l’opinione pubblica non ne può più della paralisi in cui il governo ha precipitato il Paese ormai da sei mesi, e cerca di recuperare consensi. E’ vicino il ricordo di un centrosinistra al governo della Regione Campania, lasciato solo a difendere la realizzazione dell’inceneritore di Acerra, grazie al quale si pose fine a una pericolosa e insostenibile emergenza. Il suo è quindi un gioco scoperto. La strumentalità è dimostrata dall’assurdità della proposta di un inceneritore per ogni provincia campana dato che, com’è noto, la crisi dello smaltimento si concentra sull’area metropolitana di Napoli dove esiste l’unico impianto della regione. Una proposta che in modo irresponsabile non tiene in alcun conto il piano che la Giunta della Campania dovrà proprio in questi giorni sottoporre all’Unione Europea, per provare a chiudere la procedura di infrazione sul ciclo dei rifiuti con una multa di 120mila euro al giorno. La verità è che mai come in questa fase storica il problema dei rifiuti è nazionale, ma il governo giallo-verde lancia segnali contraddittori, confermando il prevalente pregiudizio sul ciclo industriale dei rifiuti. Pregiudizio ammantato con deliranti ricostruzioni riguardo a presunti interessi delle mafie sugli impianti, quando la camorra ha invece sempre lucrato sui siti di stoccaggio e sul trasporto fuori regione. Solo la costruzione di un ciclo industriale integrale serio strutturato commisurato alle reali esigenze esistenti e future dei cittadini campani può rappresentare una risposta seria e risolutiva”, conclude Valente.


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