“E’ davvero bizzarro scoprire, nei giorni dei discutibili Stati generali della Natalità, che il governo paladino della famiglia ha nei fatti deciso di cancellare il Family Act il quale, oltre all’assegno unico, prevedeva un piano per la famiglia, con il sostegno alle spese educative per i figli, l’aumento dei congedi parentali, incentivi al lavoro e all’imprenditoria femminili e misure per l’autonomia dei ragazzi, tutti interventi finiti nel cestino. Per le donne lavoratrici il governo Meloni ha previsto solo bonus, misure una tantum, puntando sul quoziente familiare, che disincentiva il lavoro femminile. Non solo, la ministra Roccella si era impegnata a non toccare la 194 e ad attuarla, ma sappiamo com’è finita con l’approvazione nel decreto Pnrr della misura sulle associazioni pro-vita nei consultori. La propaganda del governo, a quasi due anni dal suo insediamento, non regge, i fatti cominciano a parlare da soli. Il primo governo guidato da una donna si dimostra contro le donne e le colpevolizza, invece di agire con misure concrete di sostegno”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente.


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