“Apprendiamo che ieri la Lega alla Camera ha tenuto un convegno nel corso del quale non solo è stato rimesso in discussione il diritto all’autodeterminazione e alla maternità libera e consapevole delle donne previsto dalla legge 194/78, ma in cui si è affermato persino che il ricorso all’aborto ‘sia ingiusto anche in caso di stupro’. E’ gravissimo e inaccettabile che deputati della Lega mettano in discussione una legge dello Stato e non perdano occasione per manifestare una visione dei diritti delle donne talmente retrograda da riportare il Paese indietro di 50 anni. E’ disumano pensare di imporre a una donna una scelta così intima, personale e dolorosa. Non c’è che dire, il lupo perde il pelo ma non il vizio. Ma la Premier Meloni e la ministra Roccella che dicono?”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, componente della Bicamerale femminicidio e del Consiglio di Presidenza di Palazzo Madama.


Ne Parlano