“Ringrazio le reti delle associazioni femminili e femministe e dei Centri antiviolenza, i parlamentari e tutti coloro, e sono davvero tanti, che in queste ore hanno voluto dimostrarmi solidarietà. Non è un sostegno solo a me, ma al comune impegno di molti anni, al fianco delle donne, per smascherare la matrice della violenza maschile, insita nella cultura patriarcale. Cresce infatti la consapevolezza che gruppi di uomini stanno attaccando chi contrasta la violenza maschile, con il preciso intento di negarne la specificità. Si tenta di normalizzare e negare la violenza maschile e di trasformare le donne che si difendono da essa in carnefici che odiano gli uomini. Gli autori di questa mistificazione sono uomini, per fortuna una minoranza, che faticano ad accettare il cambiamento. Ma non c’è reciprocità nella violenza tra donne e uomini, i numeri e soprattutto le dinamiche parlano chiaro. Le donne sono vittime di violenza nell’ambito di relazioni improntate all’asimmetria di potere con gli uomini, in cui alberga la cultura del possesso maschile sui corpi e sulle vite femminili, la stessa cultura che ancora segna per molti aspetti la nostra società. La violenza contro le donne ha quindi una precisa specificità e negarla significa cancellare più di 50 anni di battaglie femministe che hanno portato le donne ad acquisire diritti e spazi di libertà. E’ un corto circuito da svelare e sconfiggere. Noi non arretreremo, insieme a quegli uomini che hanno compreso e si impegnano per cancellare quel che resta della cultura patriarcale e far fiorire una società nuova, improntata al rispetto della differenza tra uomini e donne”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, componente della Commissione Bicamerale contro il femminicidio e la violenza di genere.


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