“La manovra che la maggioranza sta per approvare in Senato, con il nostro voto contrario, è sbagliata e inefficace, perché non risponde alle esigenze delle persone in carne e ossa, delle famiglie e delle imprese e non aggredisce le urgenze economiche e sociali del Paese. Senza una visione di futuro, non investe sulla buona occupazione di donne e giovani, veri volani di sviluppo, penalizzando soprattutto il Sud”. Lo dice la senatrice napoletana del Pd Valeria Valente.
“Stiamo parlando– prosegue Valente – di un provvedimento approvato con il metodo inquietante di una destra che non rispetta il Parlamento come per l’Autonomia differenziata e il Premierato. Nel merito, questa manovra è drammaticamente inadeguata, per il Sud, per le donne, per i giovani, per il welfare. Il lavoro diventa più povero e precario, senza salario minimo, con più voucher e con una riforma fiscale che colpisce proprio chi ha meno. Inaccettabili i tagli agli enti locali per 4,5 mld, alla scuola e all’università e alla sanità: la spesa scende al minimo storico del 6% del Pil e mette a rischio la sopravvivenza del Servizio sanitario nazionale, in barba ai milioni di italiani che hanno smesso di curarsi, a causa delle interminabili liste d’attesa, soprattutto al Sud. Nel Mezzogiorno, le imprese avranno 2 miliardi in meno, tra tagli agli incentivi e alle decontribuzioni per chi decide di assumere. Gran parte delle risorse vengono destinate al Ponte sullo Stretto, l’inutile utopia del ministro Salvini, stornando risorse preziose dalla mobilità ferroviaria e stradale nel Sud. Niente per le donne se non qualche bonus: dopo i tagli al piano nidi contenuto nel Pnrr in favore soprattutto del Mezzogiorno, dopo l’ulteriore restringimento delle decontribuzioni e di Opzione Donna, resterà un miraggio il nostro congedo paritario per i neogenitori di 5 mesi al 100% dello stipendio”.


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