“Lo scambio tra Lega e Fratelli d’Italia sull’autonomia differenziata e il premierato è diventato evidente oggi, nell’aula del Senato, anche in relazione ai tempi di approvazione di queste riforme. In barba ai regolamenti, infatti, la maggioranza ha bocciato la richiesta delle opposizioni di procedere prima alla discussione della proposta di legge di iniziativa popolare (riguardante gli artt. 116 e 117 della Costituzione relativi ai poteri delle Regioni) e successivamente aprire il confronto parlamentare sull’autonomia. Vogliono andare avanti velocemente sulla riforma Calderoli. La verità è che la destra deve procedere a tappe forzate in vista delle elezioni europee, realizzando il baratto tra Salvini e Meloni. Incassata la ‘secessione’ di fatto, la Lega potrà concedere il via libera all’elezione diretta del premier, cara alle sorelle e ai fratelli d’Italia. Parliamo tra l’altro di due misure in conflitto tra loro: con una mano si decentra, con l’altra si centralizza, intervenendo sui poteri di Regioni e Governo, in questo modo minando dall’alto e dal basso l’equilibrio dello Stato, la coesione sociale e non solo, la democrazia”. Lo scrive su Facebook la senatrice del Pd Valeria Valente, componente della Commissione Affari Costituzionali e del Consiglio di Presidenza del Senato.
“Siamo contrari a questi due provvedimenti – prosegue Valente – per come sono stati concepiti per ragioni di merito, come più volte detto, e altrettanto per il metodo politico perseguito per approvarli. Pensare infatti di poter manomettere gli equilibri della Repubblica per interessi di parte (peraltro confliggenti) è espressione di come la maggioranza di destra metta al primo posto il tornaconto elettorale rispetto al bene di tutti noi e al rispetto del Parlamento”.