“Il Pnrr è una sfida straordinaria e ambiziosa da cogliere per superare i divari presenti nel Paese, che si sono allargati e approfonditi, quale precondizione necessaria per immaginare crescita e sviluppo. Non c’è ripartenza senza recuperare i divari che oggi impediscono un accesso equo al Servizio sanitario nazionale, ai troppi giovani di laurearsi nei tempi e poi essere assorbiti nel tessuto produttivo, al Sud, ma non solo, senza lavoro per donne, giovani e meno giovani, anche contro la violenza di genere e il femminicidio. Bisogna investire pesantemente nei settori a elevata presenza femminile”. Lo ha detto la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione di inchiesta del Senato sul femminicidio e la violenza di genere. “Ma non c’è solo questo – ha proseguito Valente – Se oggi si sacrifica il posto di lavoro pur di far fronte alle chiusure di scuole, servizi educativi, servizio a domicilio, il problema non è solo delle donne, è anche degli uomini. E sta nell’assenza di una condivisione degli oneri di cura tra uomo e donna, nei percorsi professionali femminili più discontinui, precari e vulnerabili. Per far fronte a questo non bastano gli incentivi, servono una legge sulla parità salariale, un piano per l’occupazione femminile di lunga durata e qualificata, un investimento senza precedenti in infrastrutture sociali, la valutazione dell’impatto e dell’efficacia delle politiche adottate, con un osservatorio destinato allo scopo. L’aumento dell’occupazione femminile, oltre ad avere benefici enormi sul PIL, ne avrebbe anche sull’autonomia sociale e relazionale delle donne esposte a molestie, maltrattamenti, violenza in casa e sul luogo di lavoro. Transizione ecologica e digitale devono essere affrontate con questa prospettiva, così come – ha concluso Valente – il piano di assunzioni per la Pa, anche al Sud”.


Ne Parlano