“Le parole di sollievo pronunciate oggi da Gessica Notaro in occasione della conferma in Cassazione della pena per il suo sfregiatore sono molto chiare. La giustizia fa il suo corso, come in questo caso, e le donne fanno bene a confidare in essa, tuttavia il processo rischia ancora troppe volte di diventare un’occasione di vittimizzazione secondaria. Un iter troppo lungo e doloroso e che spesso anche al di là delle intenzioni di chi lo conduce rischia di mettere sotto torchio la donna, che è parte lesa. Non tutte riescono ad andare fino in fondo, in dibattimenti per violenza in cui è la vita della vittima a passare sotto la lente di ingrandimento, mentre ci si chiede se ha fatto di tutto per salvarsi dal reato e dalle sue conseguenze, anche in atti atroci come la violenza sessuale o lo sfregio del viso. Non possiamo chiedere alle donne di essere tutte eroine, anche donne senza una forza straordinaria devono poter denunciare e affidarsi alla giustizia con tranquillità. Dobbiamo lavorare sulla formazione di tutti gli operatori, perché il processo non sia mai più un’arena”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio.
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