“Spero che entro il mese di febbraio la legge sugli orfani di femminicidio sarà finalmente operativa, dopo il parere delle commissioni sul decreto attuativo. Siamo all’ultimo miglio di una procedura lunga sulla quale con lo scorso governo si è perso davvero tempo. Penso di poter dire, grazie anche gli ultimi stanziamenti, che i soldi siano sufficienti per sostenere tutte le bambine, i bambini, i ragazzi e le ragazze che si trovano in questa condizione e le loro famiglie affidatarie”. Lo ha detto la senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio, nel corso di una conferenza stampa organizzata dalla presidente del gruppo Misto Loredana De Petris al Senato sullo stato di attuazione della legge a partire dal caso di Diana Dore.

“Per battere la violenza contro le donne – ha proseguito Valente – il passo decisivo da compiere è costruire rapporti effettivamente paritetici tra uomini e donne e riconoscere la libertà femminile. Questo è il problema più serio che noi siamo chiamati ad affrontare come Stato, perché va risolto un problema culturale. E’ un rischio che corrono anche le articolazioni dello Stato sul territorio, quando per esempio un ufficiale di Polizia giudiziaria mette in discussione la parola di una donna che va a denunciare violenza, quando un avvocato nel corso di un processo mette sotto torchio una donna che ha subito violenza o quando un consulente tecnico fa finta di non vedere la violenza e fa una prognosi di alienazione parentale nei confronti della madre. Questi tipi di atteggiamento – conclude la senatrice dem – sono sicuramente gravi nei confronti delle donne e vanno abbattuti per vincere la violenza”.

 


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