“Altro che punto di equilibrio come sostengono dal ministero guidato da Bonafede, il testo unificato proposto dal senatore Ostellari sulla ‘legittima difesa’ ricalca in pieno le misure contenute nel disegno di legge della Lega, tanto che vien da chiedersi a che gioco stia giocando il M5s”. Lo dicono i senatori del Pd Valeria Valente e Franco Mirabelli, vicepresidenti del gruppo del Pd, che sottolineano: “Con questo testo lo Stato abdica alla difesa dei cittadini e dice a ciascuno: difenditi da solo perché io non ce la faccio. E’ un principio inaccettabile e pericoloso. Se questo testo passasse così com’è ci sarebbero solo più armi, più insicurezza, più morti”.
“La cosa più grave – spiegano Valente e Mirabelli – è che viene considerata legittima difesa la reazione a qualunque intrusione in casa o nel luogo di lavoro. Significa che se si sorprende qualcuno sul pianerottolo mentre forza la porta di casa e si spara invece di chiamare la polizia, si sta agendo per legittima difesa. E’ un principio pericoloso, che segue il modello vigente negli Usa, dove ci sono più armi e si verificano più morti, sia per offesa che per difesa, per non parlare dei possibili tragici errori in cui ci scappa il morto. In Italia è un passo indietro, anche perché in questo modo si promette di evitare il processo a chi davvero agisce per legittima difesa, generando false attese, perché l’avvio delle indagini è comunque inevitabile. Noi – concludono i senatori dem – stiamo dalla parte di chi agisce davvero per difendersi e lavoriamo per sostenere le vittime di reati”.