“Il Presidente della Repubblica Mattarella ha come sempre delineato un quadro chiaro di intervento nel rispetto della Costituzione e dei diritti delle cittadine e dei cittadini. Le donne, le ragazze, non possono essere, ancora oggi, messe di fronte alla scelta tra famiglia, figli e lavoro. E’ una questione, questa, che oltre a comprimere i diritti delle donne, costituisce un freno per l’economia italiana ed è la principale causa di denatalità. Serve un salto di qualità, il mondo del lavoro è concepito su modelli maschili di impegno, leadership e carriera, è arrivato il tempo di cambiare”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio. “Bisogna cambiare radicalmente – continua Valente – e puntare non più sulla conciliazione ma sulla condivisione dei carichi familiari e del lavoro di cura e, soprattutto, su nuovi modelli di organizzazione del lavoro e degli orari, nuovi criteri di progressione delle carriere, nuovi modi di esercitare la leadership e una nuova idea di autorevolezza e competenza. Come ha sottolineato Mattarella, tutto ciò attiene anche alla responsabilità sociale d’impresa. I risultati professionali vanno misurati sempre di più in termini qualitativi e non quantitativi. I rapporti di lavoro siano ripensati e riscritti anche a misura di donna. I luoghi di lavoro devono diventare accoglienti sia per le donne che per gli uomini, tanto che le donne – conclude Valente-  non siano più poste di fronte a scelte di vita così drastiche tra occupazione e famiglia”.


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