“La prima Legge di Bilancio del governo di destra conferma ciò che temevamo: la maggioranza delle risorse investite per far fronte al caro energetico, sulla scia di quanto fatto dall’esecutivo Draghi, le rimanenti spese per piantare bandierine ideologiche, colpendo i più fragili e non rispondendo alla grave crisi economica in atto. Una Manovra inadeguata e iniqua che possiamo definire a partire dal verbo mancare”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente. “Mancano infatti -prosegue Valente- gli investimenti per la crescita e lo sviluppo del Sud che, al contrario, viene penalizzato con un progetto di autonomia che spacca, ancora di più, il Paese. Il tema dei Lep è affrontato in modo pericoloso, anche sul piano del metodo oltre che del merito. Non è accettabile che si accresca la disparità di diritti fra Nord e Sud dell’Italia. Il taglio del Reddito di cittadinanza, in un momento di crisi e senza prospettive vere di lavoro, penalizzerà il Mezzogiorno. Mancano poi le donne, in questa Legge di Bilancio, perché dalla manomissione di Opzione donna fino alle latitanti misure per l’occupazione, la questione di genere non è affrontata come dovrebbe essere. Se non si investe nel welfare, come in questa Manovra, si sfavorisce l’occupazione femminile e non si contrasta la denatalità”.


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