“Il sì unanime al disegno di legge che contiene misure necessarie per il contrasto alla violenza di genere è un segnale al Paese: violenza contro le donne e femminicidi sono una priorità da affrontare tutti insieme, senza steccati ideologici, perché sono una violazione inaccettabile dei diritti umani. Questa approvazione arriva dopo il lavoro proficuo di maggioranza e opposizione nella Commissione Bicamerale sul femminicidio e nella Commissione Giustizia della Camera ed è giusto ringraziare le molte donne, a partire dalle deputate del Pd, che si sono impegnate per arrivare a questo risultato”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, componente della Commissione Bicamerale femminicidio.
“Come Pd abbiamo ottenuto – prosegue Valente – che l’ammonimento non fosse esteso a questi reati, come ci avevano chiesto i centri antiviolenza, per garantire il rispetto e la libertà delle vittime. Nel complesso, il ddl contiene il rafforzamento generale delle misure di prevenzione sia dell’autorità di pubblica sicurezza sia dell’autorità giudiziaria e la semplificazione delle procedure di utilizzo del braccialetto elettronico, l’accelerazione dei tempi per la formazione dei ruoli di udienza, la fissazione di un termine per adottare le misure cautelari (anche se 30 giorni è ancora troppo), l’estensione della rilevanza penale anche alla violazione degli ordini di protezione in sede civile, l’arresto in flagranza differita e rafforza le misure cautelari. Certo, il ddl è ancora carente sotto il profilo delle risorse, che mancano, e della formazione: ci aspettiamo che ora si proceda con la stessa convergenza a impegnarci anche su questi fronti, perché le leggi camminano sulle gambe degli operatori. Proseguire in continuità con il lavoro svolto nella passata legislatura non era scontato, ma evitare di ricominciare sempre da capo consente di non perdere tempo prezioso”.