“In queste ore si sta discutendo della Direttiva Ue contro la violenza sulle donne perché il Consiglio ha proposto all’europarlamento un testo che rischia di essere un passo indietro, in particolare sul reato di stupro. Il Parlamento aveva proposto che fosse considerato stupro ogni atto sessuale in cui non c’è il consenso esplicito della donna. Questo sarebbe un passo avanti significativo. Lo sarebbe anche in Italia dove lo stupro oggi è perseguibile solo se è provato che l’atto sessuale è stato esercitato con violenza e costrizione. Chiedo per questo alla Premier Meloni che parli con voce forte e autorevole e che schieri l’Italia senza tentennamenti dalla parte del testo più avanzato e forte della Direttiva Ue, con i reati di stupro senza consenso e di molestie sessuali e con le misure sulla formazione e la specializzazione degli operatori”. Lo ha detto la senatrice del Pd Valeria Valente a Stasera Italia su Rete4.
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