“Il decreto ricostruzione è l’ennesimo provvedimento pasticciato che impatta in maniera drammatica sulla vita di persone che hanno perso la casa, i risparmi, le persone care. Ci saremmo aspettati un approccio rigoroso e serio. E invece è confluito nel provvedimento anche il decreto sui Campi Flegrei, che non ha certo il carattere dell’urgenza, dal momento che è un problema strutturale. Ancora una volta il Governo perde l’occasione per dimostrarsi all’altezza della sfida che gli italiani, nostro malgrado, gli hanno assegnato. Ho letto con rammarico le dichiarazioni del ministro Musumeci sui Campi Flegrei: un susseguirsi di attacchi agli amministratori locali, una vera speculazione politica sulla pelle delle persone. La speculazione politica non serve, perché ricordo al ministro che nel 2003 la giunta Bassolino, con l’allora assessore all’Urbanistica Marco Di Lello, aveva varato una legge per la zona vesuviana che si riferiva già ai Campi Flegrei e che indicava la strada della diminuzione della pressione abitativa. Negli anni successivi questa legge è stata ostacolata dal Governo locale del presidente Caldoro e nazionale del centrodestra”. Lo ha detto la senatrice napoletana del Pd Valeria Valente, intervenendo in Aula sul dl ricostruzioni. “Questo dl, per quanto riguarda i Campi Flegrei – ha proseguito Valente – è inadeguato. Non solo sul fronte delle risorse ma anche perché non ha dato seguito alle richieste dei sindaci di Napoli, Bacoli, Pozzuoli, sul fronte delle mancate modifiche che loro avevano avanzato. Penso alla classificazione delle opere di intervento e alle relative risorse stanziate, che volete gestire in modo arbitrario non ascoltando gli amministratori; alla mancata norma transitoria per non disperdere, con l’arrivo del vostro nuovo Commissario, il lavoro del passato; al tema del personale che non può essere individuato numericamente senza capire se ci sarà o meno un soggetto attuatore; alla valutazione preventiva della vulnerabilità degli edifici. Un dl insomma pasticciato, figlio del cattivo governo di questa destra che preferisce speculare sui nostri territori”.


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