“Perché la ripartenza sia un’occasione di rinascita, cambiamento e innovazione, un’opportunità per correggere quei limiti dell’economia e dell’organizzazione sociale che questa crisi straordinaria sta mettendo in evidenza, è prioritario che le donne entrino nei luoghi delle decisioni e che questi siano contaminati in modo virtuoso da un pensiero femminile e femminista. Senza le competenze, i saperi, la visione e l’elaborazione delle donne e senza rispondere alle esigenze di più di metà della popolazione italiana non si potranno cogliere le opportunità nascoste in una crisi profonda come l’attuale”. Lo scrive la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della commissione di inchiesta sul femminicidio, su Alley Oop del IlSole24ore.com . “Bisogna – prosegue Valente – superare le zavorre che frenano il nostro sistema economico e sociale: le disuguaglianze, prima tra tutte quella tra donne e uomini. Senza questo passaggio, anche gli investimenti pubblici e dell’Ue, in tutti i settori, non potranno ottenere i risultati sperati e accelerare la ripresa e il rilancio del Paese. Avevamo proposto che nella Cabina di regia e nel comitato tecnico scientifico entrassero donne competenti su questi temi, così non è stato ma non possiamo arrenderci. Le persone, così come le idee, ci sono già. Faccio alcune proposte concrete, riprendendo anche quelle di alcune altre autorevoli esponenti femminili: 1) La vera prevenzione alla violenza di genere, che va combattuta, resta concepire una società il cui le donne siano libere di essere diverse dagli uomini, libere dal potere maschile; 2) rafforzare il Ssn e prevedere quote antidiscriminatorie in tutti gli organismi direttivi della Pa; 3) un nuovo Patto per il lavoro: puntare sull’innovazione e sull’occupazione femminile e giovanile; 4) Scuola: non solo homeschooling ma diritto educativo con al centro i minori; 5) Nuovo Welfare: emersione del lavoro nero e di cura; retribuzione del lavoro domestico condiviso con gli uomini; 6) nuovi modelli di produzione e consumo, innovazione, Green New deal, economia circolare, coinvolgimento dei giovani. E’ un libro dei sogni e non ci sono le risorse? Molti punti che ho elencato in realtà richiedono sopratutto la riorganizzazione dell’esistente, la finalizzazione di risorse già stanziate o di quelle che stanzieremo, anche grazie all’Ue. E’ necessario operare delle scelte precise ed è per questo che serve il pensiero femminile e femminista”.
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