“Il 20 marzo scorso la Turchia ha annunciato il ritiro dalla Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne, che per prima aveva sottoscritto nel 2011. Nell’immediato, come Commissione del Senato d’inchiesta sul femminicidio avevamo chiesto, d’intesa con l’intergruppo parlamentare della Camera per le donne, i diritti e le pari opportunità, coordinato dall’on. Laura Boldrini, un incontro all’ambasciatore della Turchia in Italia per esprimere tutta la preoccupazione del Parlamento italiano per le conseguenze che un gesto simile può produrre. Con rammarico oggi prendiamo atto che questo incontro non ci è stato accordato”. Lo dice la senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione d’inchiesta del Senato sul femminicidio e la violenza di genere. “Peccato – continua Valente – avremmo ribadito che, pur nel dovuto e pieno rispetto della sovranità di ciascuno Stato, la decisione del Governo turco ci sembra un passo indietro grave e francamente poco comprensibile se si vuole proseguire con convinzione nel contrasto alla violenza contro le donne. Infatti, è proprio grazie a quella Convenzione, approvata a Istanbul nel 2011, che in questi anni sono stati adottati strumenti normativi fondamentali in tema di repressione, di protezione e di prevenzione. Per questo, oggi, tutta la Commissione non può che ribadire l’auspicio che la Turchia possa rientrare al più presto all’interno della Convenzione e che momenti di dialogo non manchino in futuro”.


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