“L’ennesimo atroce femminicidio di una giovane studentessa, accoltellata in mezzo alla strada a Messina da un suo ex, collega di università, chiama tutti noi a un salto di qualità, oggi più mai necessario. Serve leggere correttamente la violenza, serve una condanna corale e condivisa della violenza maschile contro le donne da parte di tutti, nessuno escluso. Basta contestualizzazioni che sanno di giustificazioni per lui, basta stereotipi che diventano colpevolizzazioni per lei. Serve una nuova cultura da trasmettere ai più giovani, ma anche a tutti coloro che oggi operano nel campo del contrasto e della prevenzione della violenza. E’ necessario riconoscere la matrice patriarcale sulla quale si innestano relazioni di controllo, dominio e possesso. Come accadde per il fenomeno mafioso, è la società tutta che deve reagire e fare questo salto di consapevolezza. E basta insinuare che la violenza tra i sessi può essere reciproca, sono le donne a morire per mano degli uomini che ne perdono il controllo, in relazioni che nulla hanno a che fare con l’amore”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, componente della Commissione bicamerale femminicidio.
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