” E’ arrivato il momento di chiedere a tutti, agli uomini, alle donne alle società intera un salto di qualità nella battaglia al dramma della violenza contro le donne. Negli anni Novanta a un certo punto, la società è scesa in piazza e ha detto basta alla violenza della mafia, con grandi risultati. Ecco, di fronte a 89 donne che subiscono violenza ogni giorno e a 100 donne all’anno morte di femminicidio questa indignazione ancora non c’è. Continuiamo a giustificare gli uomini, almeno un po’ e a colpevolizzare le donne, almeno un po’. Credo che la responsabilità di questo cambiamento dobbiamo assumercela tutti. Abbiamo tante leggi, dobbiamo calarle nella vita reale che è densa di stereotipi e pregiudizi contro le donne. La violenza va saputa riconoscere da tutti, non solo dagli operatori della giustizia” Lo ha detto Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio, concludendo il convegno al Senato. “Sarebbe più facile e meno costoso dire che basta inasprire le pene, ma non è così. Continueremo a fare nuove norme e a migliorare quelle che ci sono, ma senza questo processo culturale non riusciremo a debellare la violenza. E questo deve essere invece il nostro sforzo – ha concluso – e la nostra speranza”.