“Una delle proposte avanzate dalla Commissione di inchiesta sul Femminicidio nella relazione sulla vittimizzazione secondaria di madri e figli è di istituire una commissione di inchiesta interministeriale, che coinvolga i dicasteri della Giustizia, della Famiglia e della Sanità per capire come stanno i figli sottratti alle madri. Credo che lo dobbiamo a tutte quelle mamme che, pur avendo spesso denunciato violenza domestica, si sono viste sottrarre il figlio o la figlia con la forza, con provvedimenti spesso transitori e quindi inimpugnabili, che però poi durano anni”. Lo ha detto la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio, concludendo il convegno per la presentazione della relazione della Commissione Femminicidio sulla vittimizzazione secondaria, che si è svolto al Senato alla presenza, tra gli altri, del presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato e della ministra della Giustizia Marta Cartabia. “Il 35 per cento delle separazioni giudiziali e dei procedimenti sui minorenni – ha concluso Valente – contiene violenza, ma essa viene negata nelle aule giudiziarie. E’ anche per questo che le donne non denunciano. Un marito violento non può essere un buon padre, deve passare questo principio. Possiamo cambiare la cultura imperante attraverso tanta formazione e credendo alle donne”.


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