“Sgomenta la vicenda di Cisterna di Latina, dove la famiglia di Luigi Capasso, carabiniere morto suicida dopo aver ucciso le due figlie minorenni e aver tentato il femminicidio della moglie Antonietta Gargiulo, chiede ora di poter accedere all’eredità di parte della casa della famiglia sterminata. E’ evidente che l’inaccettabile esito di questa drammatica storia mostra un vuoto normativo. Come è noto la legge sugli orfani di femminicidio ha dichiarato l’indegnità a succedere dell’uxoricida, ma è necessario disciplinare meglio le conseguenze e gli effetti quando, a causa della morte del reo di femminicidio o di figlicidio, ci si trovi di fronte a un’archiviazione e non a una sentenza di condanna. E’ inaccettabile pensare, infatti, che Antonietta Gargiulo debba ora avere a che fare con la famiglia del marito morto suicida, che ha ucciso le figlie e ha tentato di ammazzarla, la quale pretende un riconoscimento patrimoniale. E’ moralmente inammissibile e quindi bisogna proporre una norma”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente
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