“Al congresso sosterrò Stefano Bonaccini perché mi convincono di più la sua idea di Pd come una grande forza popolare e maggioritaria, lontana da quella di un partito che punti a rappresentare solo un preciso blocco sociale, la sua storia, coerente con quello che racconta di voler fare del Pd, la sua cultura di governo improntata a riformismo, concretezza, rigore, trasparenza e serietà, il suo modo di stare sempre in una comunità, schierandosi certo ma, mai anteponendo interessi di una parte a quelli di tutti e soprattutto la sua capacità di rinnovare e fare scelte necessarie, coraggiose e libere”. Lo scrive la senatrice del Pd Valeria Valente su HuffingtonPost.it.

“Scelgo Bonaccini anche perché – prosegue Valente – ci serve un Pd che si ritrovi comunità. E che assuma la prossimità come pratica, la cura di ambiente e persone come priorità, l’idea di una democrazia compiuta come obiettivo, la convinzione che a tutti vadano garantite opportunità di riscatto ed emancipazione come assillo, la concretezza e la cultura del fare come misura, il potere inteso come poter fare come cifra, la cultura della relazione nel rispetto delle differenze e del limite di ciascuno come metodo. Stefano ha dimostrato sul campo, con i fatti, di avere questo passo e questa visione. Abbiamo bisogno di un grande partito riformista, progressista, ambientalista, femminista, forte e strutturato sul territorio, non di una ridotta forza minoritaria. Al nostro PD serve ritrovarsi e serve energia nuova, l’energia popolare di Stefano Bonaccini”.


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