“Come ha detto oggi la ministra della Giustizia Cartabia, la Corte penale internazionale deve essere messa al piu’ presto nelle condizioni di indagare sui crimini contro l’umanita’ che si stanno consumando in UCRAINA nel corso dell’invasione russa. Purtroppo le DONNE che non hanno deciso la guerra sono proprio coloro che ne pagano il prezzo piu’ alto”. Lo dice la senatrice del PD Valeria Valente, presidente della Commissione di inchiesta del Senato sul Femminicidio e la violenza di genere. “Chiediamo percio’ l’intervento dell’Onu soprattutto contro gli stupri e la schiavitu’ sessuale che le truppe russe stanno infliggendo alle DONNE, alle ragazze, alle bambine ucraine. Stiamo verificando la possibilita’ di audire in Senato, con la Commissione straordinaria per i Diritti umani e la Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, la vicepremier dell’Ucraina Olha Stefanishyna proprio su questa drammatica questione”, aggiunge. “Purtroppo lo stupro e’ una vera e propria arma di guerra vietata dalla Convenzione di Ginevra – sottolinea Valente – E’ per questo che sulle notizie arrivate da Bucha, ma non solo, di DONNE ucraine abusate e rese schiave sessuali dai soldati russi serve un intervento tempestivo e l’accertamento immediato dei fatti, per il successivo intervento della Corte penale internazionale sui colpevoli”


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