‘Nel 2014 ho presentato un disegno di legge in merito agli incentivi per la rottamazione dei camper. Il contenuto è stato trasformato in un emendamento poi approvato nella legge di Stabilità alla Camera e che sarà approvata definitivamente al Senato in queste ore. La norma prevede una copertura complessiva di cinque milioni di euro per l’anno 2016 e i relativi incentivi per un valore massimo a veicolo pari a 8 mila euro, che saranno concessi a chi acquisterà un camper di classe non inferiore a Euro 5, rottamando uno più vecchio di categoria Euro 0, Euro 1 ed Euro 2’. Lo rende noto la senatrice del Pd Daniela Valentini.
‘E’ un grande risultato raggiunto con la collaborazione anche dell’Associazione Produttori Caravan e Camper. E’ un importante e fondamentale sostegno a un settore che mai come ora da tanti lunghi anni, sta dando chiari segni di ripresa (+8,3% l’immatricolato del nuovo nei primi undici mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). La legge di Stabilità – prosegue la senatrice del Pd – risulterà inoltre funzionale a un ammortamento degli oneri sociali statali, visto che la produzione italiana di camper costituisce circa i due terzi dell’immatricolato nazionale e che la crisi del settore ha portato un terzo del personale dipendente in un regime di cassa integrazione, oltre alle forti riorganizzazioni, fusioni e incorporazioni che hanno interessato le aziende produttrici’.
‘E’ un grande risultato raggiunto con la collaborazione anche dell’Associazione Produttori Caravan e Camper. E’ un importante e fondamentale sostegno a un settore che mai come ora da tanti lunghi anni, sta dando chiari segni di ripresa (+8,3% l’immatricolato del nuovo nei primi undici mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). La legge di Stabilità – prosegue la senatrice del Pd – risulterà inoltre funzionale a un ammortamento degli oneri sociali statali, visto che la produzione italiana di camper costituisce circa i due terzi dell’immatricolato nazionale e che la crisi del settore ha portato un terzo del personale dipendente in un regime di cassa integrazione, oltre alle forti riorganizzazioni, fusioni e incorporazioni che hanno interessato le aziende produttrici’.