‘Non servirà una costituente di ceti politici, servirà una costituente della società. La nostra costituente sarà le battaglie che faremo, sarà l’opposizione che faremo. Non dobbiamo sottovalutare la vittoria della destra, nè la nostra sconfitta. C’è una lettura, a mio avviso riduttiva e fuorviante, per cui avremmo perso perchè non siamo stati in grado di fare le alleanze. No. Io penso che abbiamo perso per una linea politica sbagliata. Una linea di subalternità, che ha abdicato al nostro ruolo, che ha accantonato quella vocazione maggioritaria che è la ragione esistenziale del Partito Democratico. Se avessimo creduto di più in noi stessi, avremmo fatto di tutto per cambiare la legge elettorale, per un proporzionale che rimettesse al centro partiti rinnovati e partecipazione e chiudesse la fallimentare stagione dell’antipolitica e del qualunquismo. E invece non è successo. Abbiamo fatto delle alleanze un totem, un fine anzichè uno strumento, per mascherare la difficoltà a dire chi siamo e cosa vogliamo. Abbiamo finito per perdere noi stessi. Questo è il tema vero del Congresso, non la discussione sulle correnti, che appare come un diversivo, una cortina fumogena per non parlare di linea politica.’ Così il Senatore Francesco Verducci nel suo intervento oggi nell’assemblea nazionale Pd.


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