‘Ieri Renzi ha fatto al Gruppo Pd un intervento di forte tensione unitaria, mettendo di fatto a disposizione della mediazione e dell’unità diverse soluzioni. Adesso si mettano da parte le contrapposizioni tutte interne al Pd e si stia al merito: ci sono tutte le condizioni per un accordo ampio su funzioni e modalità di coinvolgimento dei cittadini nell’elezione di secondo grado. Del resto, è curioso che la minoranza dica di voler superare il bicameralismo paritario e poi insista per eleggere allo stesso modo Camere con funzioni diverse, una politica una di rappresentanza territoriale. Così come davvero colpisce che si continui a gridare all’autoritarismo, quando proprio la necessità di rafforzare la solidità dei governi è la garanzia primaria alla crisi di un parlamentarismo divenuto inconcludente, che se non si riforma rischia di essere spazzato via. L’unità presuppone responsabilità. E non è compatibile con la richiesta di riscrivere l’art.2, perchè significherebbe disfare tutto col rischio di far fallire la riforma e il Pd, e di far cadere il governo proprio mentre arrivano i primi segnali di ripresa. Ma sono convinto che la responsabilità, largamente maggioritaria, avrà la meglio’. Così il senatore del Pd Francesco Verducci, sulle riforme.
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