‘La Rai è la prima azienda culturale del Paese e la tv pubblica ha formato nel bene e nel male intere generazioni di italiani; non è esagerato dire che quel che siamo, quel che pensiamo, buona parte della nostra identità collettiva abbia a che fare con i contenuti prodotti o distribuiti dalla Rai Radiotelevisione Italiana, come un tempo gli annunciatori pomposamente usavano dire’. Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Verducci, neo componente della Commissione di Vigilanza Rai che sul suo nuovo incarico aggiunge: ‘Sono orgoglioso di far parte di questo organismo parlamentare e spero di far bene. Eppure – prosegue Verducci – sappiamo bene che non c’è spazio per nostalgie e romanticherie, da anni la Rai vive una crisi gravissima, di credibilità, di bilancio, di strategie industriali, ed è davanti ad un bivio: ripensare la propria vocazione in un contesto di cambiamento epocale del sistema dei media segnato dalla rivoluzione di internet, puntare sulla qualità e sull’innovazione dei contenuti; oppure rassegnarsi ad un inevitabile fallimento, aziendale e politico’.
‘Rifondare il servizio pubblico sarà possibile a partire da una nuova ‘governance’ dell’Azienda, come il Pd chiede a gran voce da tempo, per cambiare il sistema di governo del servizio pubblico, rendendolo realmente autonomo e indipendente dai condizionamenti politici. Occorrerà vigilare, appunto. Promuovere discontinuità e cambiamento. Non sarà facile. Gli impedimenti saranno enormi e potenti, come in tutti questi anni segnati da un asfissiante conflitto d’interessi. Ma proveremo. Sarebbe una gran cosa – conclude il senatore Pd – se gli italiani tornassero ad avere piena fiducia nel servizio pubblico’.

Ne Parlano