‘Alla fine il Ddl Bernini-Meloni è
arrivato. Approvato poco fa in Consiglio dei Ministri e salutato
enfaticamente dalla Ministra Bernini come ‘superamento del
precariato’. Affermazione totalmente e deliberatamente falsa.
Questo Ddl è un passo indietro feroce sulla pelle di
ricercatrici e ricercatori. Viene di fatto neutralizzato il
contratto di ricerca che aveva introdotto nel 2022 tutele,
diritti e riconoscimento economico. Contestualmente vengono
introdotte nuove tipologie precarizzanti, che amplieranno lo
sfruttamento dei ricercatori esposti sempre più alle mercè di un
sistema ingiusto e umiliante. Quella che la Ministra Bernini
chiama ‘cassetta degli attrezzi’ contiene in realtà solo un
martello per distruggere la riforma importantissima del 2022 e
dare un colpo mortale alle carriere dei giovani ricercatori
attuali e futuri, nonché alla attrattività del sistema italiano,
già pesantemente compromessa dal sotto finanziamento. Perchè
questo Ddl è stato preceduto dal taglio di oltre mezzo miliardo
del Fondo Ordinario per l’università, che avrà conseguenze
drammatiche in particolare per gli Atenei delle aree interne e
per ragazze e ragazzi delle famiglie meno abbienti per i quali
sarà sempre più difficile accedere all’università. Con questo
Ddl il sistema italiano sarà sempre meno attrattivo e sempre
meno forte. Quello di oggi è un colpo durissimo contro
l’università, contro la ricerca, contro le nuove generazioni,
contro le potenzialità del Paese.’
Così in una nota il Senatore Francesco Verducci, della
Commissione Cultura.