“Università e ricerca devono tornare al centro delle politiche del Paese, perché fanno la differenza a sostegno della crescita e delle nuove generazioni. I fatti di Firenze su cui sta indagando la magistratura sono particolarmente odiosi e pesanti: è un bene che siano emersi, soprattutto per evitare che si ripetano e per studiare norme che li impediscano, tuttavia nessuno si azzardi a utilizzare questa vicenda per generalizzare e attaccare il mondo dell’università nel suo complesso, delegittimandolo nell’opinione pubblica”. Lo afferma il senatore Francesco Verducci, responsabile Università e Ricerca dell’esecutivo nazionale del Partito Democratico, durante la conferenza stampa di presentazione delle proposte dell’Adi, l’associazione rappresentativa dei dottorandi in Italia.
“Noi vogliamo lanciare una grande vertenza per l’università pubblica. Questo significa – prosegue Verducci – anche rilanciare il ruolo centrale dei dottorati, tra i più penalizzati dai tagli imposti nella scorsa legislatura dai governi di destra, per riconoscerne il valore culturale, professionale e sociale. Come Partito Democratico sentiamo di assumere le proposte dell’Adi e faremo in modo che su questo terreno ci sia un riconoscimento forte. Servono innanzitutto risorse per incrementare gli assegni e per esenzioni fiscali. Va superata l’ottica del dottorato come funzionale solo alla carriera universitaria – conclude Verducci – e rafforzarne la funzione vitale per il sistema economico, produttivo e della pubblica amministrazione”.


Ne Parlano