“La legge di bilancio di M5s e Lega mortifica università, ricerca e diritto allo studio. Gli esponenti del governo in questi giorni hanno avuto la spudoratezza di festeggiare parlando di un aumento di 40 milioni di euro. In realtà, prendono in giro tutto il mondo universitario perché a fronte di quei miseri 40 milioni tolgono dal bilancio del Miur ben 70 milioni delle cosiddette Cattedre Natta. A questi meno 30 milioni si aggiunga anche il taglio di 15 milioni all’università, contenuto nel decreto fiscale approvato qualche giorno fa. Sul diritto allo studio stessa situazione umiliante, con uno stanziamento di 10 milioni che è il più basso dal 2012 a questa parte, di gran lunga inferiore a quanto stanziato dai governi Letta, Renzi e Gentiloni, che in cinque anni hanno portato il fondo da 149 a 256 milioni, a cui si aggiungono i 100 milioni della no tax area. In più, viene cancellata la norma che prevede l’indicizzazione al 3 per cento della crescita annua del fabbisogno dell’università e allineata alla crescita del Pil, come noto di molto inferiore al 3 per cento. Questa norma non solo significherà una diminuzione strutturale dei fondi, ma connota in modo preoccupante una vera e propria impostazione regressiva nei confronti di un sistema universitario che in questo modo si vuole colpire e rendere più ristretto. Quindi, a dispetto della continua propaganda e manipolazione fatta da 5 Stelle e Lega, su università, ricerca e diritto allo studio c’è buio pesto. Questa manovra è un passo indietro preoccupante: per Lega e 5 Stelle questi temi non solo non sono prioritari, ma di fatto scompaiono dall’agenda politica, con un danno enorme per il Paese e in particolare per le nuove generazioni”, così il Senatore del Partito democratico Francesco Verducci, vicepresidente della commissione cultura, intervenendo oggi alla manifestazione del ricercatori precari in corso all’università La Sapienza di Roma.


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