Il senatore del Pd Francesco Verducci è intervenuto oggi in Aula per ricordare la grande figura di Francesco Rosi, protagonista della stagione più alta del cinema e della cultura italiana. ‘Autore potente che ha scandagliato con la sua opera la vicenda italiana, tenendo insieme impegno civile, coscienza politica, denuncia sociale, legando la sua produzione filmica a scrittori come Lussu, Sciascia, Carlo Levi, Primo Levi’.
È stato ricordato Rosi giovanissimo intellettuale meridionalista negli anni che immediatamente seguirono la seconda guerra mondiale ed il legame profondo nato in quegli anni e durato per sempre con il Presidente Giorgio Napolitano.
In conclusione, citando l’attualità emblematica di ‘Le mani sulla città’, il senatore ha voluto rendere omaggio così al regista: ‘Questo suo film di oltre cinquant’anni fa vale più di tanti corsi fumosi di educazione civica e formazione politica. Ogni ragazzo dovrebbe vederlo e tenerlo a mente. Andrebbe inserito nella programmazione di terza media del nostro ordinamento scolastico. La qualità della nostra vita e della nostra democrazia dipende in gran parte dai quartieri in cui viviamo. La speculazione urbanistica che ha devastato città ed esistenze è il fallimento più grande della nostra repubblica. Riqualificare le periferie, metterle al centro – conclude Verducci – è il modo più urgente per risollevarci e ridare concretamente speranza’.

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