‘Succede in Campania che, contravvenendo il Regolamento congressuale, alcuni candidati alla Segreteria regionale abbiano presentato le liste a proprio sostegno per l’elezione dei componenti l’Assemblea regionale dopo il termine temporale previsto dal Regolamento’. Lo afferma il senatore del Pd Francesco Verducci.

‘Cose che possono succedere – aggiunge – quando le trattative sulle liste da comporre sono talmente difficili da risultare evidentemente incompatibili con i tempi di presentazione stabiliti. Capita. E fa pensare. Ma non è questo il punto. La questione gravissima è quando per risolvere nodi politici si fa finta che le regole non esistano, e si decide di infischiarsene, aggravando il danno’.

‘È quello che ha fatto la Commissione regionale per il congresso campano – spiega – che ha deciso di ammettere le liste consegnate oltre i termini. Ma eravamo sicuri che oggi la Commissione nazionale avrebbe ristabilito il diritto, a garanzia di tutti: per il rispetto che si deve a iscritti e militanti, e per tutelare la credibilità del Pd a tutti i livelli’.

‘E invece no! Oggi, fatto ancor più grave – sottolinea – la Commissione nazionale per il Congresso, in presenza del Presidente della Commissione di garanzia Enrico Morando, ha votato a maggioranza per avallare la decisione campana, che di fatto viola il Regolamento.
Di fronte a fatti del genere si rimane sconcertati’.

‘Mi chiedo – conclude Verducci – come si possa far valere la regola del più forte, in sfregio del rispetto di regole condivise che sono la garanzia della convivenza democratica di una comunità politica, in un partito che fa della lotta alle ingiustizie la sua ragion d’essere. Spero nelle prossime ore ci sia un ripensamento. Ne va della dignità del Pd’.

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