“I discorsi d’istigazione all’odio sono una ‘gigantesca onda’ che si propaga attraverso la rete e mette a rischio la tenuta delle nostre democrazie, perchè comporta una regressione dello spirito pubblico e della coesione civile. Disinformazione e manipolazione della realtà sono- da sempre, storicamente- il contesto in cui attecchiscono i discorsi d’odio e l’uso politico dei discorsi d’istigazione all’odio. C’è un tema aperto legato alla diffusione online, attraverso gli algoritmi delle piattaforme, ed è quello della ‘monetizzazione’ dell’odio”. Così il Senatore Francesco Verducci, nel suo intervento introduttivo al Convegno ‘Costruire democrazia nel nostro tempo. Contrastare discriminazioni, persecuzioni e discorsi d’odio’ organizzato oggi in Senato insieme alla Fondazione Gariwo in occasione della Giornata europea dei Giusti dell’umanità..
“Senza regole condivise – aggiunge – per la rete diventa sempre più problematico il rapporto tra multinazionali digitali, che rispondono a un potere privato, e democrazie statuali. L’istigazione all’odio non ha nulla a che fare con la libertà di espressione, anzi ne è la negazione, perché impedisce alle vittime la libertà di esprimersi a loro volta. I discorsi di istigazione all’odio sono discorsi discriminatori, che erodono il tessuto connettivo di una democrazia”.


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