“Siamo di fronte a un vero ‘disastro cultura’. Questi 2 anni e mezzo di governo della destra sono stati un totale fallimento. Il Ministro Giuli è arrivato in corso d’opera, ma lui stesso saprà che per due anni l’unica politica culturale portata avanti dalla destra è stata una sequenza di scandali, faide, amichettismo, prepotenza, occupazione feroce di tutti gli spazi, epurazione di personalità di grande competenza sostituite con amici spesso impresentabili, tagli di risorse e occupazione di poltrone. Questa è la politica fatta dalla destra.” Lo ha detto in Aula il senatore del Pd Francesco Verducci in dichiarazione di voto sul dl cultura. “Mentre il Governo ci tiene qui a discutere un testo inconcludente, c’è un’urgenza drammatica fuori di qui – ha proseguito Verducci – Il cinema è fermo da più di un anno, le produzioni internazionali vanno altrove, gli stabilimenti cinematografici sono vuoti, le sale continuano a chiudere. E questo per precisa responsabilità del ministero della Cultura. Sono state colpite e distorte completamente le norme sul tax credit, che da strumento formidabile di politica industriale è divenuto il grimaldello per una feroce ristrutturazione del sistema con l’intento ossessivo di colpire le produzioni indipendenti ritenute scomode. Di fatto è stato consegnato il cinema italiano nelle mani delle piattaforme multinazionali dell’intrattenimento. Altro che made in Italy! Quest’anno al Festival di Berlino non c’era neanche un film italiano. Il caos legislativo prodotto dal governo ha bloccato l’intero indotto, ci sono migliaia di lavoratori, professionalità e competenze, costretti a lasciare il cinema ed è pazzesco che il governo faccia finta di nulla. Si sta consumando il delitto perfetto contro il cinema italiano. Il settore è governato con pugno di ferro da pochissime persone che rispondono a Lega e Fdi, che decidono chi deve essere finanziato e chi no in un clima continuo di ricatto. È una situazione insostenibile. Noi chiediamo che si apra subito un tavolo sul cinema con tutti i soggetti coinvolti.”
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