‘Il lavoro va messo al centro del prossimo contratto di servizio Rai. Il servizio pubblico deve distinguersi non solo per qualità e innovazione dei contenuti, ma anche per la capacità di tutelare lavoro, professionalità, risorse umane.  Nel contratto vanno scritti impegni chiari su trasparenza, equità, merito nei trattamenti di lavoro. Oggi troppe situazioni sono intollerabili e mortificanti. Non può più accadere che in Rai sotto la dizione di assistente o programmista/regista si ammassino figure professionali non riconosciute o partite iva utilizzate impropriamente. Il finanziamento del servizio pubblico va usato per contrastare precarizzazione e disparità, non per implementarle. Questo è un punto dirimente. Tra gli obiettivi dei prossimi cinque anni (l’arco temporale del contratto di servizio) ce ne deve stare uno fondamentale: un piano per il lavoro che preveda la stabilizzazione dei precari, che si affianchi al piano industriale e a quello editoriale.’ Così nel suo intervento in audizione dei vertici Rai Maggioni e Orfeo, il Senatore Francesco Verducci, dell’Esecutivo nazionale Pd, vice presidente Commissione di Vigilanza Rai.


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