‘Nell’Università va superata la logica del numero chiuso. È figlia di politiche sbagliate, che hanno ‘ristretto’ il sistema formativo con conseguenze pesanti per giovani e famiglie che vivono condizioni di partenza svantaggiate. L’Università va aperta. Il nostro Paese ha bisogno di laureati, perchè il suo futuro dipende dalla forza di competere per innovazione e qualità nell’economia mondiale. Chi non studia è fuori dalle opportunità di lavoro, lo dicono i dati Istat. Noi vogliamo invertire la rotta. Superarare la logica del numero chiuso non vuol dire cancellare i livelli di accreditamento degli Atenei, che sono garanzia di qualità della didattica e delle strutture, e dunque un requisito fondamentale a vantaggio innanzitutto degli studenti. Nè vuol dire rinunciare ad una giusta funzione regolativa e di indirizzo verso lauree che possono dare maggiori opportunità lavorative. Superare la logica del numero chiuso vuol dire investire nuove risorse per università e ricerca, reclutare nuovi docenti e ricercatori, tornare ad avere un piano per edilizia e strutture logistiche. Superare il numero chiuso non deve significare rinunciare a qualità ed eccellenza, ma mettere sempre più studenti in condizione di usufruirne. La ‘no tax area’ per il diritto allo studio voluta dai Governi Renzi/Gentiloni è stato un passo rivoluzionario, che ha ridato fiducia a tante famiglie e a tanti giovani. Nella prossima legge di bilancio serve un altro passo rivoluzionario: più investimenti nell’università pubblica e nella ricerca per porre le basi di una riforma che ‘allarghi’ il sistema, tenendo insieme apertura e qualità della formazione. È il modo più formidabile per colpire le diseguaglianze, ridare futuro alle nuove generazioni, sostenere e rafforzare la crescita economica conquistata dai nostri Governi in questi anni.’ Così in un post su Fb il Senatore Francesco Verducci, Responsabile Università e Ricerca dell’Esecutivo nazionale Pd.


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