‘La reintroduzione dei giudizi sintetici nelle scuole primarie voluta dalle destre al Governo è di fatto un ritorno al passato dei voti numerici. Una regressione che riporterebbe indietro di decenni la scuola italiana, con un danno pesantissimo per la scuola dell’inclusione e per i bambini più deboli. I bambini non hanno bisogno di numeri ed etichette, ma di una valutazione capace di essere articolata e complessiva, che tenga conto della complessità e della soggettività della crescita, dei diversi tempi di apprendimento, delle innumerevoli esigenze pedagogiche. Tornare indietro sarebbe una involuzione disastrosa, un’idea di società chiusa e reazionaria.’ Così il Senatore Francesco Verducci, della Commissione Istruzione del Senato.


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